La razione, ovvero l’efficienza del motore

Quando l’azienda CL ci ha contattati, le 210 vacche in produzione avevano risultati decisamente sotto le aspettative, sia sul piano produttivo che riproduttivo. Il dialogo con il nutrizionista, il cui servizio era come consuetudine incluso nel costo dei mangimi acquistati, si era interrotto e l’azienda era alla ricerca di altre soluzioni.

Fin dalla prima visita, è emerso subito il problema: la razione alimentare non era bilanciata. Il titolare si affidava a soluzioni pratiche, ma poco attente ai fabbisogni reali degli animali. Ad esempio, il tenore proteico nella dieta delle vacche era ben al di sotto delle linee guida, a causa di un mangime finito costoso e poco equilibrato.

Abbiamo messo a punto una nuova strategia alimentare completamente rinnovata, basata su materie prime, foraggi di qualità e mangimi a formula aperta contenenti l’integrazione necessaria. L’obiettivo era chiaro: ridurre drasticamente i costi alimentari e migliorare sia la produzione che la qualità del latte. Contestualmente, abbiamo modificato alcuni aspetti della gestione quotidiana allo scopo di migliorare l’efficienza aziendale.

I risultati sono stati sorprendenti: nel primo anno l’azienda ha risparmiato 130.000 € sui costi alimentari, guadagnato 20.000 € in più dalla qualità del latte, e il punto di break-even si è abbassato di oltre 10 centesimi al litro. Ma il cambiamento più grande? Il titolare ha ritrovato il sorriso e la fiducia nel futuro, iniziando a pianificare nuovi investimenti.