+5 cent/lt
di Utile di esercizio
Conti e consapevolezza
Come il conto economico cambia le decisioni
Misurare significa controllare. È un principio che ripetiamo spesso, ma l’azienda G. ne ha dato una dimostrazione pratica. Con 400 vacche e una gestione focalizzata soprattutto sulle performance tecniche, l’azienda riusciva a superare i 40 litri di latte per vacca, anche con due sole mungiture al giorno.
La fertilità era eccellente, lo spazio abbondante ed il risultato è che nascevano molte più vitelle femmine rispetto al reale fabbisogno. Queste venivano svezzate, fatte crescere, quindi fecondate e poi vendute come manze gravide. La sovrabbondanza induceva anche a mantenere un tasso di rimonta vicino al 50%, con vacche pronte per essere sostituite dopo appena due lattazioni.
Tuttavia, quando abbiamo introdotto il conto economico accompagnato dai benchmark, è stato chiaro che l’efficienza tecnica non sempre corrispondeva a un’efficienza economica. Stavolta, l’attenzione si è spostata da parametri come la produzione o il PR a quelli più rilevanti per la redditività: MOL, Utile e costi operativi.
Il risultato è molto interessante: non è detto che vendere manze gravide sia realmente redditizio. Allo stesso tempo, non lo è mantenere un tasso di rimonta così elevato. E siamo sicuri che il prezzo per le vacche da macello sia competitivo? Il confronto con le migliori aziende ha offerto risposte precise. L’Utile di esercizio ne è la riprova: è migliorato di 5 centesimi per litro di latte prodotto.
Cambiare strategie, che si tratti di riproduzione, fornitori o acquirenti, non è mai facile. Ma quando si guarda dalla giusta prospettiva, può diventare una necessità per migliorare la redditività.
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