L’azienda è il suo leader
Sono incuriosito dalle storie di aziende, non solo agricole, che hanno avuto la capacità di modificare il futuro che il destino sembrava aver loro assegnato.
Si sta per chiude un anno molto attivo per le aziende che hanno investito in mezzi materiali per le agevolazioni introdotte con il Piano Industria 4.0, pur rimanendo aperte anche per il 2022 le importanti opportunità per coloro che sono intenzionati ad investire in beni strumentali interconnessi ai sistemi informatici.
La percentuale di contributo è pari al 50% del valore del bene (IVA esclusa ed anche per acquisto in leasing) per gli ordini sottoscritti entro il 31 dicembre 2021 e con pagamento di almeno il 20% del valore, purché il bene venga consegnato entro il 30 giugno 2022. Per gli acquisti 2022, il credito d’imposta vedrà la percentuale di contributo ridotta al 40% del valore imponibile sempre per i beni acquistati entro il 31 dicembre e consegnati entro il 30 giugno 2023.
L’agevolazione, che ricordiamo si traduce in un credito di imposta, può essere utilizzata in compensazione sugli F24 versati in 3 quote annue di pari importo, a partire dall’anno dell’avvenuta interconnessione della macchina alla rete informatica aziendale.
Ma quali sono i documenti necessari per avvalersi del credito d’imposta?
Per accedere al credito, l’azienda dovrà disporre e conservare per tutto il periodo di fruizione e controllo:
La perizia dovrà essere redatta da Periti (ingegnere, o agronomo per le macchine agricole) iscritti nei rispettivi albi professionali, entro il periodo di imposta in cui la macchina viene interconnessa ed entra in funzione nel processo aziendale.
Altri obblighi ed impegni vedono coinvolti l’azienda, che dovrà:
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